ReLife 2020 Association e la formazione sulla disfagia
Nel panorama della formazione sanitaria continua, per meglio aiutare nel loro lavoro i professionisti sanitari, ReLife 2020, realtà attiva nella promozione di competenze assistenziali e sociosanitarie, ha riconosciuto l’importanza della disfagia come tematica prioritaria nella formazione dedicata alle strutture sosio-sanitarie. Per questo motivo ha integrato nei propri percorsi formativi moduli specifici dedicati alla diagnosi precoce, alla gestione quotidiana e alla prevenzione delle complicanze legate alla disfagia.
Attraverso lezioni teoriche, laboratori pratici e simulazioni cliniche tenute da professionisti sanitari del settore, ReLife 2020 si impegna a formare professionisti capaci di affrontare con competenza questa condizione complessa, valorizzando un approccio multidisciplinare e centrato sulla persona.
Disfagia: Comprendere, Gestire e Formarsi per Migliorare la Qualità della Vita
Cos’è la disfagia?
La disfagia è un disturbo della deglutizione che rende difficile il passaggio di cibo, liquidi o saliva dalla bocca allo stomaco. Può manifestarsi con sintomi lievi, come difficoltà a deglutire certi alimenti, fino a condizioni gravi che comportano il rischio di soffocamento, malnutrizione e polmonite ab ingestis.
Le cause della disfagia sono molteplici e possono essere suddivise in:
Disfagia orofaringea: spesso legata a patologie neurologiche (ictus, Parkinson, SLA,
Alzheimer).
Disfagia esofagea: causata da ostruzioni, reflusso gastroesofageo, neoplasie o malattie del
tessuto connettivo.
Segnali da non sottovalutare
Tra i segnali di allarme:
Tosse o sensazione di soffocamento durante i pasti.
Perdita di peso inspiegata.
Voce gorgogliante o cambiamenti vocali post-prandiali.
Presenza di residui di cibo in bocca dopo la deglutizione.
Una diagnosi precoce è fondamentale per evitare complicanze potenzialmente gravi.
Importanza della formazione sulla disfagia
Nel contesto sanitario, la gestione della disfagia richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge medici, logopedisti, infermieri, dietisti, fisioterapisti e caregiver. Tuttavia, non tutti i professionisti sanitari ricevono una formazione adeguata sul tema.
Perché è importante formarsi?
1. Prevenzione delle complicanze: il personale formato è in grado di riconoscere
precocemente i sintomi e applicare strategie adeguate per ridurre i rischi.
2. Personalizzazione della dieta: conoscere le consistenze modificate (secondo linee guida
come IDDSI) permette di adattare i pasti alle capacità del paziente.
3. Assistenza sicura: caregiver e operatori socio-sanitari addestrati possono gestire in modo
corretto il momento del pasto, migliorando comfort e sicurezza.
4. Educazione del paziente e della famiglia: una buona formazione consente di trasmettere
informazioni chiare a chi assiste il paziente a domicilio.
Cosa dovrebbe includere una formazione efficace sulla disfagia?
Basi teoriche e classificazione della disfagia.
Riconoscimento dei segnali clinici.
Dimostrazione pratica di tecniche di alimentazione sicura.
Nozioni su test di screening (es. test dell’acqua).
Uso di ausili e posture corrette.
Simulazioni e casi clinici.
La disfagia è un disturbo complesso, spesso sottodiagnosticato, ma con un impatto enorme sulla
qualità della vita. Solo attraverso una formazione continua e specifica dei professionisti e dei
caregiver si possono garantire sicurezza, dignità e benessere alle persone affette da questa
condizione. Investire nella formazione sulla disfagia non è solo un dovere clinico, ma un atto di
rispetto verso la fragilità umana.